Voucher baby sitter 2017 e asilo nido bonus da 600 euro al mese per 6 mesi è una delle agevolazione fiscale che sono state riconfermate dalla Legge di Stabilità 2017.
Pertanto alle mamme che tornano al lavoro dopo il periodo di maternità, rinunciando al congedo parentale, spetterà il bonus baby sitter 2017, ossia, voucher da 600 euro al mese per 6 mesi, per pagare le spese di una baby sitter o di un asilo nido.
Vediamo cosa sono e come funzionano i voucher baby sitter e asilo nido, i requisiti e le condizioni per richiederli, la durata e come presentare la domanda INPS e le ultime novità introdotte con la Nuova Manovra.
Voucher baby sitter 2017 proroga:
Si, come dicevamo all’inzio dell’articolo, è stata confermata dalla Legge di Bilancio 2017, la proroga voucher baby sitter 2017 e asilo nido, quale importante contributo all’occupazione femminile in Italia e sostegno ai servizi di prima infanzia già molto carenti nel nostro Paese e soprattutto nel centro sud.
Dal momento quindi che la misura è stata rifinanziata, vediamo come le mamme lavoratrici, possono fare domanda per ottenere il riconoscimento del contributo economico concesso dallo Stato alle madri che alla fine del congedo maternità scelgono entro gli 11 mesi successivi di non avvalersi del congedo parentale e di tornare al lavoro, usufruendo dell’agevolazione dei voucher per acquistare servizi per l’infanzia.
RIcordiamo inoltre che questa del bonus baby sitter, non è l’unica novità introdotta dalla Legge di Stabilità per le mamme, se vuoi conoscerle nel dettaglio leggi:
Bonus mamma 2017 da 800 euro;
Ora passiamo ad illustrare cosa sono e come funzionano i voucher, chi può fare domanda, quanto durano e come possono essere spesi.
Voucher baby sitter 2017 requisiti:
I voucher baby sitting e asilo nido INPS, sono una agevolazione che lo Stato riconosce alle mamme lavoratrici che al termine del congedo maternità, scelgono di non optare per il congedo parentale e rientrare subito a lavoro. Tale agevolazione, consiste quindi nel richiedere mediante apposita domanda INPS i voucher, ossia, un contributo economico per pagare servizi per l’infanzia come la baby sitter o la retta dell’asilo nido privato o pubblico scelto dalla mamma per il suo bambino.
Requisiti: Le mamme che possono accedere al beneficio sono:
Lavoratrici dipendenti pubbliche e private;
Lavoratrici iscritte alla gestione separata INPS;
Libere professioniste non iscritte ad altra forma previdenziale obbligatoria e non siano pensionate.
Lavoratrici autonome non parasubordinate (non iscritte alla gestione separata INPS) e alle imprenditrici. Per queste figure, il periodo fruibile dei voucher è ridotto della metà, per cui per 3 mesi per un totale do 1800 euro.
Per tutte, la condizione per fruire dell’agevolazione è presentare la domanda voucher negli 11 mesi successivi alla conclusione del periodo di congedo obbligatorio di maternità, e il non aver concluso tutto il periodo di congedo parentale.
In caso di più figli, è possibile presentare una domanda per ciascun figlio purché la mamma lavoratrice rientri nelle condizioni sopra descritte e possieda i requisiti di accesso al beneficio.
Sono escluse le seguenti categorie di mamme lavoratrici:
Lavoratrici esentate totalmente dal pagamento della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati convenzionati;
Lavoratrici che usufruiscono dei benefici del Fondo per le Politiche relative ai diritti ed alle pari opportunità istituito.
Bonus baby sitter 2017 e asilo: durata e importo agevolazione
Il bonus baby sitter e asilo nido 2017 come abbiamo detto nel paragrafo precedente, è un contributo economico che lo Stato riconosce alle mamme che dopo la maternità tornano a lavoro entro i successivi 11 mesi senza aver terminato o iniziato il periodo di congedo parentale. Le mamme che optano per questa agevolazione, devono presentare apposito modulo di domanda all’INPS e scegliere il tipo di contributo che vogliono utilizzare:
1) contributo per pagare le spese della retta dell’asilo nido pubblico o privato, oppure:
2) voucher per l’acquisto di servizi di baby sitter.
L’importo del contributo asilo nido e voucher baby sitter è di 600,00 euro al mese (300 euro per le lavoratrici autonome non subordinate) ed è erogato per un periodo massimo di 6 mesi che scendono a 3 se la la mamma è iscritta alla gestione separata o autonoma non subordinata. Tale periodo, può essere anche divisibile in frazioni mensili o fruibili per l’intero mese, ma comunque sempre in alternativa a quello del congedo parentale al quale la mamma lavoratrice deve farne espressa rinuncia. Per ogni mese che la mamma rinuncia la congedo parentale spettano quindi 600 euro.
La stessa agevolazione è riconosciuta anche alle mamme lavoratrici part time, ma in misura riproporzionata all’orario ridotto da contratto.
I voucher baby sitting INPS sotto forma di buoni lavoro dal valore di 600 euro al mese per un massimo di 6 mesi, 3 per le mamme iscritte alla gestione separata.
Per cui per ogni mese di congedo parentale non fruito, alla lavoratrice spettano buoni da 600 euro da utilizzare per pagare i servizi di baby sitting.
Tali buoni, devono essere ritirati dalla mamma lavoratrice presso la sede provinciale INPS competente per territorio in base alla sua residenza o domicilio dichiarati al momento della presentazione della domanda indicante il codice fiscale del bambino.
La madre può comunque decidere se ritirare interamente i voucher che le spettano, oppure, scegliere di ritirarli in parte o a cadenza mensile. Il ritiro voucher baby sitting deve avvenire non oltre la scadenza, che è entro 120 giorni dalla ricezione della comunicazione di accoglimento della domanda presentata per via telematica.
Se i buoni INPS non vengono ritirati o ritirati anche solo parzialmente, il beneficio decade interamente o per la sola parte di voucher non ritirata dalla mamma lavoratrice ammessa all’agevolazione con il conseguente ripristino della possibilità di utilizzare il periodo residuale del congedo parentale.
La madre lavoratrice per spendere i buoni lavoro INPS 2017 deve utilizzarli entro la loro scadenza e solo dopo aver inviato la comunicazione preventiva di inizio prestazione all’INPS indicando il codice fiscale dell’utilizzatore, il luogo in cui si svolge la prestazione e la data presunta di inizio e fine dell’attività lavorativa.
Ricordiamo che a partire dal 9 maggio scorso, è in vigore la nuova procedura online del bonus infanzia 2017, per maggiori informazioni vedi:voucher baby sitting telematici 2017 INPS.
Bonus asilo nido 2017 cos’è?
Il contributo economico di 600 euro al mese per 6 mesi per pagare la retta dell’asilo nido pubblico o privato, viene erogato alla mamma che presenta specifica domanda e possiede i requisiti di accesso al beneficio, mediante il pagamento diretto della struttura scolastica scelta dalla madre dall’elenco pubblicato sul sito dell’INPS, previo rilascio da parte dell’asilo della documentazione attestante la frequenza del bambino alla struttura stessa, fino alla concorrenza dell’importo di 600 euro per ogni mese di congedo parentale non fruito dalla lavoratrice.
Prima dell’invio della domanda del contributo economico, verificare prima quali sono gli asili nido ammessi al beneficio: elenco asilo nido INPS.
A partire dal 2017, entrerà in vigore anche il nuovo bonus nido 2017 da 1000 euro al mese., a tale proposito vedi: Aiuti alle mamme 2017 bonus nido e bonus bebè.
Modulo domanda voucher baby sitting e asilo nido Inps e ISEE:
La mamma lavoratrice che rinunciando al congedo parentale INPS per tornare al lavoro, richiede l’accesso alla agevolazione dei voucher baby sitting e asilo nido, deve presentare specifica domanda all’INPS per via telematica. Il modulo può essere inviato online direttamente se si possiede il Pin dispositivo INPS oppure rivolgendosi a Caf e Patronati o a intermediari autorizzati.
Sul modulo domanda INPS voucher baby sitter e asilo nido la mamma lavoratrice deve compilare il modello indicando le seguenti informazioni:
-Quale tipo di contributo intende scegliere tra il contributo economico per la retta dell’asilo nido pubblico o privato indicando il nome della struttura per l’infanzia presso cui ha effettuato.
-l’iscrizione del bambino, o i voucher per pagare la baby sitter.
-Il periodo di fruizione del beneficio, per cui la durata in mesi.
-Dichiarazione di rinuncia ai mesi di congedo parentale.
-Dichiarare di aver presentato la dichiarazione ISEE conforme alla vigente normativa.
Si ricorda inoltre che tra il periodo intercorrente tra la presentazione della domanda dei voucher o del contributo per i servizi all’infanzia e l’accoglimento del beneficio, la mamma lavoratrice non può fruire del congedo parentale, inoltre, in qualsiasi momento può rinunciare ai voucher sin dal giorno dopo la concessione dell’agevolazione comunicando la decisione all’INPS per via telematica. Nel caso in cui invece la rinuncia avvenga dopo il ritiro dei buoni, quelli ancora non utilizzati vanno restituiti all’Istituto che provvederà ad annullarli.
Anche per i voucher asilo nido 2017 è in vigore la nuova procedura online.
Fonte: www.lastampa.it