Presentati i dati dell’Osservatorio sulla condizione abitativa a Torino

Scende il numero delle procedure di sfratto e delle domande di emergenza abitativa, sale quello della richiesta di case popolari. Costa meno l’affitto di un alloggio di due camere e cucina, ma non cambia quello di un monolocale. Segno negativo per il mercato della locazione (meno registrazioni di nuovi contratti), per il numero dei cittadini stranieri e di quello complessivo degli abitanti.

A riportarlo è l’annuale pubblicazione curata dalla Direzione Politiche Sociali e dall’Area Edilizia Residenziale Pubblica del Comune di Torino, che raccoglie numeri e analisi dell’Osservatorio sulla condizione abitativa della Città di Torino.

Nonostante qualche dato positivo, come il calo dello procedure di sfratto, evidenziato dalla ricerca condotta dall’Osservatorio, quello dell’abitazione – sottolinea l’assessora al Welfare, Sonia Schellino resta un problema per tante famiglie torinesi la cui situazione reddituale, anche alla luce della crisi economica e occupazionale che continua diffusamente a fare sentire i suoi effetti negativi, spinge verso (o mantiene se la si è già raggiunta) quella che possiamo definire, senza troppi giri di parole, una condizione di povertà.
Per molti nuclei in cui uno o più componenti hanno perso il lavoro negli ultimi anni o non lo hanno mai trovato, la casa è il principale problema, anche perché il patrimonio complessivo di edilizia residenziale pubblica non risulta sufficiente per rispondere adeguatamente alla domanda crescente”.

Per ampliare la disponibilità di alloggi da destinare a chi vive, e non per colpe proprie, un momento di grande difficoltà, è stato deciso lo scorso autunno – ricorda l’assessora Schellino – di destinare un numero maggiore di alloggi del patrimonio comunale alle famiglie fragili seguite dai servizi sociali. Inoltre, per mettere a disposizione più alloggi senza aspettare la realizzazione di nuove costruzioni, sono state modificate le regole d’acquisto di immobili dal mercato privato. Una misura adottata allo scopo di facilitare le operazioni di reperimento di nuovi appartamenti e, così, poter ampliare il patrimonio immobiliare cittadino da destinare ad edilizia sociale”.

Di seguito alcuni dati tratti dall’edizione 2016 del Rapporto. La pubblicazione completa sarà nei prossimi giorni disponibile on line, all’indirizzo internet www.comune.torino.it/informacasa/

Analisi processi demografici:

Il patrimonio abitativo:

Il mercato privato delle locazioni:

Le politiche pubbliche:

Fonte: torinoclick.it