In Italia, non si può negare a un padre con un passato da tossicodipendente di riconoscere la figlia. La Corte di Appello di Roma, infatti, ha dato torto a una madre che si opponeva a tale riconoscimento proprio per il pericoloso e colpevole stile di vita seguito per anni dal partner. Non solo problemi di droga, ma anche aggressioni ed episodi di violenza.
Tuttavia i Giudici hanno preso una decisione ritenuta adatta a garantire “l’interesse prioritario della minore ad acquisire uno stato che completi la sua personalità nella integrale dimensione psico – fisica”. Mettendo in evidenza come ciò non possa venire ostacolato neanche dallo “stato di tossicodipendenza pregresso del genitore ovvero dalle condotte non esemplari del medesimo, anche nel caso di pregiudizi penali”.
Fonta: west-info.eu