Mense, da settembre più aiuti alle famiglie e piatti regionali nei menù

Un aiuto economico alle famiglie e piatti regionali nei menù: sono queste le principali novità per il servizio di ristorazione scolastico nel prossimo anno. La Fondazione Specchio dei Tempi destinerà 113mila euro a sostegno di quelle famiglie che, pur pagando regolarmente le tariffe, si trovano in difficoltà a reggere questa spesa perché colpite dalla crisi economica. Questo contributo sarà in particolare volto a coprire la quota fissa del costo per le famiglie i cui figli frequentano la seconda elementare, classe in cui si registra il più alto tasso di abbandono della mensa. La ristorazione scolastica garantisce pasti per oltre 46mila bambini e bambine nella città, di cui oltre 25mila nella sola scuola primaria. Negli scorsi mesi il Comune ha avviato un’indagine sul gradimento dei pasti durante la V Commissione. In parallelo è stata condotta una customer satifcation svolte dall’Università di Torino.

I dati raccolti hanno così portato a correggere alcuni abbinamenti, ad introdurre qualche nuova ricetta abbandonandone altre poco apprezzate, con una maggiore varietà di cereali. Sono anche previste varianti sui contorni per migliorare la flessibilità rispetto alla disponibilità stagionale dei prodotti. Insieme all’Associazione Cuochi di Torino sono stati messi a punto dei menù regionali, da proporre a settimane alterne (due volte al mese). Le regioni interessate per quest’anno scolastico saranno la Liguria, Sicilia, Emilia Romagna, Lazio, Trentino Alto Adige, Puglia, Toscana, Abruzzo e ovviamente il Piemonte.

Iniziative che si inseriscono nella sfida più ampia del rilancio del servizio di ristorazione, a fronte dell’introduzione del pasto domestico.”Occorre ricostruire su questo terreno“, ha commentato l’assessore comunale all’Istruzione Federica Patti, “un rapporto tra scuole e famiglie. Dobbiamo lavorare sul sistema, sui costi, qualità, sicurezza e soprattutto prevenzione“. “È obbligo delle istituzioni riportare la situazione a condizione di equità sociale all’interno del sistema“, ha concluso.

Fonte: torinoggi.it