Saranno ben dieci le città italiane a festeggiare l’International family equality day (Ifed), evento promosso dal Network of european Lbtiq* families associations (Nelfa) che domenica 7 maggio prevede 36 nazioni e 74 città di tutto il mondo impegnate a dare valore a tutte quelle famiglie che non sono formate da madre e padre. Stiamo parlando del mondo che verrà, e che è già nato, stiamo parlando di famiglie omogenitoriali, allargate, ricomposte, monoparentali, e così via. Stiamo parlando di ridisegnare l’immaginario contemporaneo, di creare nuovi miti dell’origine,nuove società, di codificare nuovi modi di vivere insieme, nuovi nidi d’amore.
In Italia, l’associazione pilota che il 7 maggio coordina Barletta, Ferrara, Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Terni, Torino e Verona è Famiglie arcobaleno, membro del Nefa, e attivissima da anni per sensibilizzare i cittadini e le cittadine al rispetto delle differenze in ambito familiare e privato, e per aiutare il Parlamento a scrivere leggi che rispecchino i tempi nei quali viviamo, fatti di usanze, comportamenti e costumi che ridisegnano le tradizioni e le norme dei secoli che furono.
Ed è il Consiglio d’Europa per primo a riconoscere che l’Ifed è uno strumento molto importante per combattere l’omofobia e la transfobia e promuovere una società inclusiva attraverso la crescita della consapevolezza delle questioni legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere: “In ogni Paese – ha dichiarato la presidente di Famiglie arcobaleno – variano modi e interventi per creare questi circoli virtuosi verso l’uguaglianza e la non discriminazione.
Da noi, Famiglie Arcobaleno festeggerà tutti i tipi di famiglie – un papà e una mamma, due mamme, due papà, un genitore single, fino alle famiglie allargate o ricomposte, e lo farà portando nelle piazze dello stivale tanti bambini e tanti genitori felici di essere la famiglia che sono. Infatti, dopo quest’anno di grandissima visibilità sui giornali e in Parlamento grazie alla legge Cirinnà, vogliamo continuare a farci conoscere dalla gente in giro per le città, vogliamo incontrare persone per raccontare le nostre storie e farci raccontare come sono le loro”.
Il claim parla chiaro: “Ogni famiglia è una rivoluzione”. Una rivoluzione che parte dal basso e che riguarda tutti gli italiani che sperimentano ogni giorno quanto sia vario e in continua mutazione il mondo delle famiglie: “Sarà l’occasione per ribadire che ogni famiglia è unica e speciale a modo suo e che al centro di tutto rimane il benessere e la serenità dei bambini e delle bambine, serenità che passa anche dal riconoscimento giuridico dei loro diritti e dei loro affetti”.
Il mio invito è di andare a curiosare, a dialogare, a vedere coi propri occhi, e magari a festeggiare, non solo le famiglie diverse dalla propria, ma proprio la famiglia a cui si appartiene: per ribadire che l’amore che versiamo ogni giorno nel nostro nido per farlo crescere in modo salutare e felice è o stesso amore che abita inqualsiasi altra formazione familiare. In ogni città, assicurano gli organizzatori, ci si incontrerà per mangiare o fare merenda assieme, ci saranno banchetti informativi, giochi per i più piccoli, spettacoli musicali, letture di fiabe.
In particolare, ci si incontra a: