I ragazzi e il mondo degli smartphone, tablet, videogiochi e tv. Proprio per averne un’idea più chiara a Rivoli (Torino) gli studenti delle scuole elementari (solo di quarta e quinta), medie e superiori sono stati invitati a rispondere ad un questionario on line, in forma anonima. In 1826 hanno aderito: 315 delle elementari, 435 delle medie e 1076 delle superiori. Capofila del progetto «Ops! Dov’è il cellulare?», sostenuto anche economicamente dal Comune, l’Iis Natta. «L’idea di sentire i ragazzi – spiega la dirigente Lionella Favretto – nasce perché di questo mondo gli adulti parlano tanto, ma conoscono poco.E per conoscere come e perché i nostri ragazzi usano gli smartphone, tablet e social network».
SPACCATO GENERAZIONALE
Interessanti i dati emersi dall’indagine che, come spiega la preside del Natta, «non ha alcuna valenza scientifica, ma mostra comunque uno spaccato dell’uso dei mezzi tecnologici da parte dei giovani». La prima cosa che emerge è che il 91% dei ragazzi che hanno risposto posseggono uno smartphone, alle medie e superiori, mentre nelle elementari il dato scende al 57% contro un 65% che possiede un tablet. Costante, invece, il dato del possesso di console per videogiochi intorno al 60% per tutti. E sempre lo smartphone si dimostra lo strumento maggiormente usato durante il giorno, con un 83%, seguito dalla televisione (61%). Risultato che cambia quando a rispondere sono i bambini delle primarie, che invece mettono al primo posto la tv (il 63% la guarda tutti i giorni). Una fruizione che avviene per lo più nelle ore serali, tra le 20,30 e le 22,30. Ma c’è anche chi la guarda anche dopo mezzanotte. Il cosidetto «vamping», riguarda per lo più ragazzi di medie (10%) e superiori (30%), e che cresce fino al 45% nel fine settimana.
USO SOLITARIO
Ma con chi si usano le nuove tecnologie? La maggioranza confessa di fare un uso solitario di smartphone, tablet e pc. Invece i videogiochi vedono la presenza di amici (24%) o fratelli e sorelle (15%). Mentre è la tv il mezzo comunicativo che unisce di più grandi e piccoli, il 33% nelle primarie e il 29% per gli altri. «La presenza dei genitori accanto ai ragazzi nell’utilizzo delle tecnologie risulta bassa – dicono i curatori – esclusa la tv si attesta infatti con dati sempre inferiori al 10%».
ORE E ORE AL VIDEO
Però è il tempo giornaliero trascorso attaccati a tablet e smartphone che lascia attoniti. Se i bambini delle elementari passano per lo più tra mezz’ora e un’ora (32%), nelle medie si sale tra 1 e 2 ore (34%) e si schizza a oltre 3 ore al giorno (60%) alle superiori, e alcuni di loro (33%) confessa di usarli per oltre 5 ore al giorno. Ma cosa fanno con questi strumenti? Nelle elementari (25%) e medie (23%) i ragazzi per lo più ascoltano musica; nelle superiori sono la messaggistica e i social a farla da padroni (25% la prima e 19% la seconda), abitudine che hanno anche i ragazzini delle medie, ma solo al secondo posto. E le vecchie e care telefonate? Si devono accontentare di un misero 4%.
QUASI SENZA REGOLE
Ma i ragazzi hanno regole per l’uso di questi strumenti? Non molte. Se tra elementari e medie non ha regole quasi il 20%, il dato sale al 56% per le superiori. E se le regole per i primi due puntano più sui contenuti che sul tempo, con l’età il dato si inverte, con genitori più attenti a quante ore trascorrano che a cosa vedano.
Fonte: lastampa.it