Chi ha diritto al bonus? Tutte le donne che a partire dal 1° gennaio 2017:
- hanno terminato il settimo mese di gravidanza;
- hanno partorito un figlio, anche se nato prima della conclusione del settimo mese di gravidanza;
- hanno adottato un minore, con adozione nazionale o internazionale, ìcon sentenza definitiva;
- hanno un figlio in affidamento preadottivo nazionale, disposto con ordinanza, o in affidamento preadottivo internazionale.
La domanda deve essere presentata entro un anno dal verificarsi della nascita, adozione o affidamento. Solo per gli eventi intercorsi tra il 1 gennaio 2017 e il 4 maggio 2017 l’anno è calcolato a partire dal 4 maggio, cioè a un anno dall’operatività della misura. Va presentata una sola domanda per lo stesso minore, cioè se si è presentata la domanda in relazione all’evento compimento del 7° mese di gravidanza, non si dovrà presentare una nuova domanda all’evento della nascita. Analogamente, il beneficio richiesto per l’affidamento preadottivo non può essere richiesto anche in occasione della successiva adozione dello stesso minore.
Nel caso di parto plurimo invece la domanda presentata al compimento del 7° mese, andrà presentata anche in esito alla nascita, andando a inserire in quell’occasione il numero dei nati, per l’integrazione del premio già richiesto: la prestazione è riconosciuta infatti per ogni minore nato o adottato.
Per godere del bonus non ci sono requisiti economici: il bonus mamma domani andrà a tutte le neomamme. I cittadini extracomunitari in possesso di un permesso di soggiorno considerato valido ai fini dell’assegno di natalità possono autocertificare il possesso di tale titolo e presentare domanda per il bonus mamma futura. Per documentare lo stato di gravidanza occorre presentare un certificato di gravidanza in originale o indicare il numero del protocollo telematico del certificato rilasciato dal medico SSN o medico convenzionato ASL (cosa che ad oggi però non si può fare). Se la domanda è presentata a parto già avvenuto, la madre dovrà presentare il Codice Fiscale del bambino.
Fonte: vita.it