In due mesi sono state mille e 8 le domande compilate dai Caaf cittadini, raccolte dagli uffici comunali e trasmesse all’Inps con la richiesta di poter accedere alle forme di sostegno, economico e non solo, assicurate attraverso il reddito d’inclusione (Rei). La maggior parte, il 54%, è giunta da donne, come in maggioranza sono state le persone con cittadinanza italiana, il 71%. L’età media dei richiedenti è risultata di poco inferiore ai cinquant’anni, ma il numero maggiore, il 30%, ha riguardato la fascia tra i 50 e i 59 anni.
Oltre un migliaio dunque – da inizio dicembre alla settimana scorsa, cioè da quando si sono aperti i termini per la presentazione delle domande e a fino al 31 gennaio – coloro che si sono rivolti ai centri di assistenza fiscale per redigere i moduli di richiesta Rei: la misura nazionale di contrasto alla povertà che si compone di un beneficio economico, fino a 539 euro al mese per le famiglie più numerose, e che prevede anche progetti personalizzati di inclusione sociale e lavorativa predisposti dai servizi sociali, finalizzati al superamento delle difficoltà presenti in nuclei familiare fragili economicamente e socialmente.
Per chiedere il sostegno del Rei è necessario presentare un’attestazione Isee 2018 con reddito non superiore a 6mila euro, un patrimonio immobiliare (esclusa la casa di abitazione) non superiore ai 20mila euro e un patrimonio mobiliare inferiore a 10mila euro (ridotto a 8mila nel caso di coppie e a 6mila per i singoli). Altro requisito indispensabile è quello di avere, all’interno del nucleo familiare, almeno un componente che sia minorenne o ultra 55enne disoccupato, oppure donna in stato di gravidanza o persona con disabilità.
Fonte: torinoclick.it