Mediazione Familiare
Che cos’è?
- La Mediazione Familiare è un percorso extra-giudiziario rivolto ai genitori in via di separazione/già separati/divorziati e finalizzato alla riorganizzazione delle relazioni familiari a seguito della rottura del legame di coppia.
Quali obiettivi ha?
- L’obiettivo della Mediazione Familiare è aiutare i genitori a continuare a esercitare la comune responsabilità genitoriale, nonostante la fine della relazione di coppia, e prevenire il disagio nei figli.
- La Mediazione Familiare intende offrire uno spazio di confronto tra i genitori attraverso cui giungere alla definizione di accordi condivisi relativamente ai figli e alla loro gestione.
- Gli accordi presi in Mediazione sono pensati e costruiti da entrambi i genitori e non imposti da terze persone.
Chi è il/la Mediatore/Mediatrice?
- Il/la Mediatore/Mediatrice è un/a professionista, specificatamente formato, che si pone come terzo neutrale rispetto alla coppia genitoriale. Il suo compito è quello di favorire e ripristinare la comunicazione tra mamma e papà.
- Il/la Mediatore/Mediatrice ha il vincolo del segreto professionale e si adopera affinché madre e padre elaborino in prima persona un programma di separazione soddisfacente per sé e per i propri figli.
Qual è la metodologia utilizzata?
- Il percorso di Mediazione Familiare ha una durata di 10/12 incontri.
- Gli incontri avvengono tra il Mediatore ed entrambi i genitori in un contesto di assoluta volontarietà delle parti e in autonomia dall’autorità giudiziaria.
- Possono essere previsti, all’inizio o durante il percorso di Mediazione Familiare, alcuni colloqui individuali. Tali incontri sono utili in una fase di avvio del percorso o per una maggiore conoscenza della situazione.
Il Centro offre anche la possibilità di usufruire della mediazione inclusiva dei figli, nel corso della quale i/le professioniste potranno ascoltare i minori dall’età di 10 anni. Nella ‘mediazione con coinvolgimento dei figli’ (L. Parkinson, 2013), viene offerta la possibilità di uno o due incontri con le professioniste appositamente formate, con l’obiettivo di dare ai figli l’opportunità di una conversazione informale riguardo ai loro punti di vista, alle emozioni e preoccupazioni, a suggerimenti e idee. Ai figli non viene chiesto di fare scelte ma di pensare ad un messaggio che eventualmente desiderano che venga riferito ai loro genitori da parte del mediatore, senza che quest’ultimo possa dare interpretazioni di senso o contenuto. Lo scopo ultimo è quello di mettere in comunicazione figli e genitori, di sbloccare il dialogo senza forzature, evitando le possibili strumentalizzazioni o manipolazioni, in considerazione della caratteristica di confidenzialità dell’incontro.
Cosa non è la Mediazione Familiare
- Non è un percorso coatto
- Non è un percorso psicoterapeutico
- Non è un intervento giudiziario
- Non è terapia di coppia
- Non è un percorso di valutazione delle capacità genitoriali.
Semaforo rosso della Mediazione Familiare
La mediazione non è possibile quando nel contesto familiare della coppia siano presenti:
- Violenza domestica e abusi;
- Ammissione o accusa di abusi sui minori;
- Malattia mentale;
- Uso di sostanze stupefacenti e/o alcol.