In Italia, sono almeno 4mila l’anno le coppie scoppiate che litigano per l’affidamento dell’animale domestico. Che sia il cane, il gatto o una tartaruga, sono proprio gli amici a quattro zampe ad essere al centro di aspre dispute in sede di separazione e divorzio anche a causa del fatto, come precisa l’AMI (Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani), che nel nostro Paese non esiste una normativa specifica in proposito.
Il Giudice, però, può arrivare a una decisione circa il mantenimento e il diritto di visita, valutando caso per caso ed emettendo un provvedimento che non tiene automaticamente conto delle scritture private stilate dai coniugi che hanno validità solo in caso di accordo tra le parti anche dopo la rottura della loro unione.
Tuttavia, l’Aidaa (Associazione italiana difesa animali ed ambiente) ricorda un particolare piuttosto importante: per risolvere la maggior parte delle liti ancora prima che entrino in tribunale, basta ricordare che per identificare la proprietà di Fido fa fede il nominativo dell’intestatario del microchip.
Fonte: west-info.eu