Bagni unisex a scuola, esplode la rabbia dei genitori

Non è andata per niente giù ai genitori l’idea di una scuola elementare di Londra di educare i piccoli allievi al rispetto 1476449880-1442406179-violenza-socialdelle diversità di genere allestendo solo bagni unisex nel nuovo edificio che ospiterà l’istituto. E mentre la preside difende l’iniziativa, la petizione delle mamme e dei papà raggiunge, in pochissime ore, quasi ottocento adesioni. È bufera alla Buxton School nel quartiere di Leytonston a Londra, dove è nato e ha vissuto gli anni della giovinezza un gigante del cinema come Alfred Hitchcock. La preside ha dato disposizioni affinché nel progetto del nuovo istituto scolastico, costato alla comunità ben dodici milioni di sterline, fosse previsto l’allestimento di servizi igienici “inclusivi” da destinare all’utilizzo comune, a prescindere dal sesso, degli allievi. Come riporta l’Independent citando quotidiani locali, la preside ha difeso l’iniziativa sottolineando che i servizi igienici sono a norma e che lo scopo dei bagni unisex sarebbe quello di creare “uno spazio sano” in cui “gli allievi possano dare e ricevere rispetto a prescindere dalle diversità”. I genitori, però, non sono d’accordo. E, anzi, molti hanno lamentato di essere stati tenuti completamente all’oscuro dei propositi della dirigenza scolastica. Così è partita una petizione sulla piattaforma online di Change.org dove le mamme e i papà hanno espresso con forza il loro disappunto. La maggior parte di loro teme traumi per i figli. C’è chi denuncia: “Altro che rispetto reciproco, bambine e bambini saranno divorati dalla vergogna, dalla paura di essere visti in una fase delicatissima dello sviluppo della personalità”. Altri temono che la condivisione dei bagni tra maschietti e femminucce possa condurre i propri figli alla precocità sessuale e che da questa possano sorgere odiosi episodi di abusi. Il braccio di ferro a scuola, intanto, continua mentre il dibattito ha abbandonato le colonne dei giornali locali e si sta imponendo a livello nazionale in tutta la Gran Bretagna. Fonte: ilgiornale.it